Speleo Club Ribaldone - Genova

Gruppo speleologico fondato nel 1970

Capodanno alla Palestra di Borgio Verezzi

31 dicembre 2005

Festa di capodanno alla Cava dei Fossili di Borgio Verezzi. (SV)


Partecipanti: ma chi se li ricorda tutti!

Da mesi oramai avevamo deciso di trascorrere nuovamente la notte di capodanno alla cava dei fossili come lo scorso.

Le temperature degli ultimi giorni e le previsione del tempo trapelate dall’idrovora…pardon, dall’idrografo amico del nostro Ufficiale & Gentiluomo che prevedevano pioggia e addirittura neve ci stavano facendo desistere. Per di piu’ le defezioni degli ultimi giorni, il qui quo qua… no, scusate, il qui pro quo con gli “anziani” (e beccatevi questa! ) del gruppo ci avevano un po’ gettati nello sconforto. Ma oramai l’annuncio sul sito era stato pubblicato, la gente avvisata e allora non rimane che andare.

Pomeriggio di sabato *Riccardo Barbero del Ribaldone fondato nel 1970*  con Davide, colui che sarà nominato ad honorem l’uomo rivelazione del 2006 (vediamo e prevediamo) e Juri, colui che è stato l’uomo rivelazione del 2005 (e a Piancavallo avevamo visto giusto) partono alla volta della palestra per sistemare il gran falò e per fare rifornimento di legna. Nel frattempo le Pink-speleo Stefania e Ilaria pensano a caricare all’inverosimile la speleo mini di cibarie e abbeveraggi.

Alla chetichella Alessandro,&Erica, Claudio, Fabio, Riccardo A., Angelo e Luciano raggiungono i tre baldi giovani in loco mentre le fanciulle viaggiano sfrecciando con un mezzo oltre portata verso il casello di Finale Ligure. Finalmente alle 18 siamo completamente operativi. Ci sono da trasportare i tavoli e vengono chiamati a gran voce i maschietti del gruppo, mentre le fanciulle iniziano a racimolare coltelli a destra e a manca per iniziare a tagliare tartine, salami, formaggi, preparare spiedini e tentare di rendere tutto perfetto prima dell’arrivo della grande orda di gente attesa per questa sera.

Alle 20.00 come un ottimo ristorante il buffet è pronto (se qualcuno si degna di mandarmi le fotografie, prima o poi riusciro’ anche a pubblicarne qualcuna per rendere nota la capacità di organizzazione catering che abbiamo fatto nostra, sfidiamo Artusi a batterci in quelle condizioni!)

Nel frattempo arriva anche …no! E’ proprio lui? E’ Longoni?!?!?!?!

No, cazzo, è Repetto ®

Ma chi si vede anche? Colui che tutto puo’, lui, il capo dei capi, il terrore degli esaminati, mr soccorso. NOI ABBIAMO JURI MONTESE (tipo coro da stadio che non so sinceramente come rendere ) con Francesco, Alessio e Francesca. E arriva anche al gran completo il gruppo dei savonesi armati di generatore e faro per illuminazione. Questi ce la spiegano sempre un po’  Alla fine in meno di un’ora raggiungiamo circa la cinquantina di persone (oh, almeno fino a quando sono stata abbastanza viva per capire piu’ o meno…) Il falò è stato attrezzato, sarà almeno tre metri di roba, braci che …bruciano (e per forza!) griglie al fuoco, tazze di vino che girano e nel frattempo arriva altra gente, speleo e non che si mescolano alla folla e ogni pretesto è buono per un 

Personalmente alle 9 ero convinta che mancasse poco alla mezzanotte…

E invece ho avuto ancora tre ore di tempo per smarcirmi con barbera offerto da amici di amici di amici di…ok, la pianto!
La serata trascorre tra suonate di chitarra, bevute, mangiate, e prendetene tutti…no, scusate, mi sono montata la testa. Insomma, la serata prosegue, il tasso alcolico sale, la temperatura scende ma il falò fa il suo mestiere per benino e si riesce a stare persino senza giacca.

Purtroppo qualcuno ha deciso anche di abbandonarci prima del brindisi: i Sanremesi hanno deciso di entrare in Pollera e così Juri , Francesco, Francesca e Alessio ci abbandonano (un po’ a malincuore) per entrare in grotta.
Ci raggiungono le telefonate di auguri dell’appuntato Henry e del chirurgo plastificato…pardon, plastico Atanasio (medico vanesio) e in men che non si dica anche le lancette dell’orologio si velocizzano e allietati da vari balletti del nostro Ufficiale & Gentiluomo (ho visto cose che voi umani…) arriviamo a stappare le bottiglie per brindare al nuovo anno. E così bicchieri colmi di spumante, baci e abbracci ci ritroviamo a sbaciucchiare e abbracciare almeno altre 40 persone e ad augurare un felice anno speleologico 2006.

Partono i fuochi d’artificio dal paese di Borgio e alcuni di noi si spostano alla vista per godere dello spettacolo, gli altri che rimangno ne approfittano come avvoltoi  per svuotare ulteriormente le bottiglie. E dopo qualche minuto siamo operativi per mettere su il gran calderone del GRAN PAMPEL. Vino, frutta, chiodi di garofano e cannella vengono messi sul fuoco. Il nostro Druido-Speleoricci si accinge a far scaldare le bottiglie di rhum nel calderone e a far caramellare lo zucchero assisitito di Juri, nominato a tutti gli effetti Bubetz per quest’anno al quale ho ceduto volentieri anche il copricapo di rito. Prima dell’una il calderone è pronto e noi siamo prontissimi a riceverne gli effetti. Effetti talmente devastanti che non ci rendiamo nemmeno conto che qualcuno ha iniziato ad andare via.

Rimaniamo intorno al fuoco a cantare e a finire il Pampel fino a notte fonda. Allietati peraltro dall’ Ufficiale & Gentiluomo in splendida forma che ha deciso di catalizzare le attenzioni su di se dando spettacolo a cantare e ballare brandendo in mano un pezzo di focaccia-effetto spugna come un microfono. Si rimane in pochi e quando anche gli ultimi se ne sono andati i piu’ tanti decidono di stendere i sacchi a pelo intorno al falo’ per cadere in un meritato riposo. Il fatto è che…Riccardo Barbero del Ribaldone, Juri Traverso ovvero l’Ufficiale & Gentiluomo, uomo rivelazione del 2005 e Marco Long…ops…Repetto decidono di iniziare a cantare

UN ELEFANTE SI DONDOLAVA SOPRA IL FILO DI UNA RAGNATELA E REPUTANDO LA COSA INTERESSANTE ANDARONO A CHIAMARE UN ALTRO ELEFANTE
DUE ELFANTI SI DONDOLAVANO SOPRA IL FILO DI UNA RAGNATELA E REPUTANDO LA COSA INTERESSANTE ANDARONO A CHIAMARE UN ALTRO ELEFANTE
T
RE ELEFANTI SI DONODOLAVANO SOPRA IL FILO DI UNA RAGNATELA E REPUTANDO LA COSA INTERESSANTE ANDARONO A CHIAMARE UN ALTRO ELEFANTE
QUATTRO ELEFANTI SI DONODOLAVANO SOPRA IL FILO DI UNA RAGNATELA E REPUTANDO LA COSA INTERESSANTE ANDARONO A CHIAMARE UN ALTRO ELEFANTE

Ok, vi risparmio il tutto, vi diro’ solo che tra qualcuno che ha deciso di camminare sui carboni ardenti del falo’, qualcun altro che ha deciso di ammazzarsi facendo l’equilibrista sulle travi di legno che fungevano fino a poco fa da panchine e amenità varie, io li ho lasciati lì che erano arrivati a quota CENTOVENTISEI elefanti…

Alle otto del mattino non c’è piu’ un’anima viva in giro. Ritrovo i miei compagni di merende, cioè…in realtà di cena, solo intorno a mezzogiorno, sempre intorno al falo’ sempre le stesse facce, se non fosse che è giorno fatto sembrerebbe una fotografia di ieri sera. E così, dopo i primi grugniti, qualche tazza di caffè nel tentativo di svegliarsi, qualche fetta di torta avanzata dalla sera prima che faccia effetto spugna, qualcuno che si mangia i gamberetti con la salsa rosa  dopo qualche minuto siamo di nuovo lì con braciole, salsicce, peperoni e polli a mangiare il tutto accompagnato da limoncello, pampero e chiacchiere sciolte. Nel pomeriggio siamo operativi a sistemare il tutto, riorganizzare le scorte avanzate e, ahimè, abbandonare le postazioni. I baldi giovani si caricano in spalla i pesantissimi sacchi della legna e noi fanciulle organizziamo i viveri da dividere nelle auto rimaste.

Nel posteggio decidiamo che non è consigliabile caricare in macchina una damigiana di vino rosso aperta perché rischia di rovesciarsi. E quindi dopo essere allietati da un fumogeno verde che ci intossica, decidiamo di seguire il consiglio di Speleoricci e di metterci a giocare a un gioco idiota che ci permette di finire la damigiana e di vedere Davide, da oggi soprannominato Due Limoni e Speleoricci in condizioni indicibili.

Oddio, se proprio vogliamo pignoleggiare anche Sei Limoni ovvero Juri non è che sia proprio in bolla. Tuttavia alle sette riusciamo a salire in macchina e darci appuntamento al primo autogrill per un buon caffè.

Anche qui la cosa degenera. Prima di tutto la macchina di Speleoricci e Davide dopo un quarto d’ora non si vede ancora e iniziamo a preoccuparci. Dopo un po’ arrivano anche loro e finalmente finisce la performance di Juri, Ilaria e Marco che provano tutti gli occhiali che trovano in esposizione. Una manciata di caffè dopo siamo di nuovo in macchina alla volta di Genova. Anche questo capodanno è passato, siamo nel 2006, anno che ci porterà sicuramente molte belle cose, ne sono certa.

Il mio 2005 :
La scoperta del mondo speleologico
Gli amici che ho potuto incontrare
Le persone meravigliose che mi hanno prima insegnato e poi spinta sempre più avanti in questa esperienza.
Un rapporto di splendida amicizia che dura da anni e che vissuto in quest’ambiente si è consolidato ogni giorno di più
Le albe viste dal panorama di Borgio Verezzi
Le uscite in grotta con la testa pesante di grappa e limoncello L’investitura a bubetz
Il calore della grolla dell’amicizia usciti dalla grotta
I pan di stelle con la trippa  sulla sabbia al fondo dell’omo di garessio
La festa in fondo al pozzo del buranco de strie
I racconti leggendari oramai su Piancavallo
Il cielo stellato che solo la salita al rifugio Mongioie per la festa di Pianrosso puo’ offrire
Le mucche…
Il raduno di Imagna
Il body-peinting
Le entrate in grotta alle tre del mattino
La colazione con la grappa
La cena dalla Mamma ai Levigliani
Il ramo elefanti alla Iso12

Questo e molto altro sono le cose che questo 2005 mi ha lasciato nel cuore, ma soprattutto non ringraziero’ mai abbastanza tutti voi per quello che siete, per le belle persone e per le belle chiacchierate, per le ubriacature e per gli insegnamenti, per tutte le uscite che abbiamo fatto assieme, e per quelle che ci saranno. Che sia per tutti noi un 2006 sfavillante come è stato IN TOTO questo 2005

*Quattro Limoni*


Commenti:

speleoricci
speleoricci
153 elefanti, poi abbiamo ricominciato...
Grande Ste, come sempre!!
--->One Lemon<---



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